Le macchie sui denti sono un fenomeno sempre più diffuso, soprattutto tra i più piccoli, tanto da aver portato medici e odontoiatri a parlare di “malattia dei bambini del 2000”. Le percentuali di incidenza sono state stimate tra il 3% e il 25%, ossia quasi un minore su quattro.
Le macchie possono essere bianche, gialle o nere, e sono sempre la prima manifestazione evidente di un danno allo smalto che ricopre i denti.
Le cause che portano alla loro formazione possono essere diverse, ma si manifestano soprattutto durante il processo di sviluppo degli elementi dentali che avviene nella prima infanzia.
Le macchie bianche sui denti
Le macchie bianche sono quelle che si presentano con più facilità nei denti dei bambini. Non si tratta di un’imperfezione puramente estetica, bensì sono la prima dimostrazione di un danno allo smalto dentale che può essere più o meno grave.
È importante sottoporsi ad una visita specialistica e ricorrere a interventi di pulizia professionali e prevenzione, seguendo specifici trattamenti affinché si possano ottenere risultati efficaci. La presenza delle macchie non deve mai essere sottovalutata, se trascurate possono essere la causa di disturbi più gravi. Se hai una problematica di questo tipo, puoi rivolgerti al nostro centro specializzato in ortodonzia per bambini a Verona.
A cosa sono dovute
Le macchie bianche sui denti sono generalmente causate da un trauma o da un’eccessiva assunzione di fluoro, e si manifestano maggiormente durante la cosiddetta “odontogenesi”, ossia il processo di formazione e sviluppo degli elementi dentali .
Le cause che stanno all’origine di questo fenomeno possono essere:
- Demineralizzazione e decalcificazione dello smalto: una predisposizione genetica o una carenza di vitamina D e minerali possono causare la formazione di macchie bianche sui denti che tendono ad estendersi con il passare del tempo. A seconda della localizzazione delle macchie, la condizione di ipo-mineralizzazione dello smalto può dar luogo a due differenti patologie:
- MIH (Molar Incisor Hypomineralization): quando l’ipo-mineralizzazione riguarda molari e incisivi;
- EH (Enamel Hypomineralization): quando l’ipo-mineralizzazione è generalizzata.
- Eventi traumatici: in età infantile questi eventi possono danneggiare i denti da latte e ripercuotersi sul germe del dente permanente in fase di sviluppo.
- Eccesso di fluoro: l’assunzione eccessiva di fluoro può portare all’insorgere di una patologia chiamata fluorosi dentale, responsabile della formazione delle macchie bianche sui denti, o persino marroni, nei casi più gravi.
- Assunzione di antibiotici: l’assunzione di antibiotici per un periodo di tempo prolungato può portare alla formazione di macchie biancastre sui denti.
- Carie: le macchie bianche possono essere la conseguenza della formazione di una carie che, nella sua fase iniziale, causa l’erosione dello smalto dentale.
Le possibili soluzioni
In base alla tipologia di macchia gli interventi da adottare possono essere diversi. Nelle situazioni di pigmentazione dentale più lievi è solitamente consigliato utilizzare una pasta dentifricia addizionata di calcio e altre sostanze per rafforzare lo smalto danneggiato. In tal senso è consigliata l’assunzione di alimenti ricchi di calcio e minerali, come latte, latticini e formaggi.
Nei casi più gravi ed evidenti è necessario ricorrere a determinati interventi specialistici. Si tratta generalmente di micro-infiltrazioni e trattamenti professionali mineralizzanti, che prevedono l’applicazione di particolari resine fluide e trasparenti capaci di penetrare nei tessuti dentali danneggiati e riempire le porosità generate dalle macchie.
Nel caso di lesioni molto estese, la terapia conservativa per mezzo di otturazioni in composito o intarsi applicati sull’elemento dentale danneggiato rappresenta l’intervento d’elezione.