Nel caso più comune in cui sia necessario raddrizzare dei denti storti per cause differenti, il paziente può trovarsi di fronte alla possibilità di scegliere tra l’utilizzo di un apparecchio tradizionale fisso o ricorrere ad una tecnologia più recente, che offre dei vantaggi indiscutibili in termini di comfort ed estetica: il sistema di ortodonzia trasparente Invisalign.
La scelta, guidata dall’esperienza del dentista, non può non tener conto del problema ortodontico che si vuole andare a risolvere poiché, sebbene i due sistemi siano utilizzati per problematiche comuni e spesso similari, non sono intercambiabili.
Vediamo quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi delle due tecnologie, per capire quale sia la più adatta alle problematiche ortodontiche su cui intervenire.
In quali casi si utilizza l’apparecchio fisso?
L’apparecchio fisso è realizzato in metallo o ceramiche e per definizione è inamovibile. Può essere linguale e, a seconda del caso, viene utilizzato per raddrizzare i denti anche in presenza di situazioni particolarmente complesse. Infatti, sebbene entrambi i metodi possono risolvere situazioni di affollamento dentale, diastema, morsi aperti e profondi o disallineamento, l’apparecchio fisso deve essere usato di preferenza in quelle casistiche che necessitano di una maggiore potenza nello spostamento dentale o che presentano malocclusioni molto accentuate, un posizionamento osseo errato, denti particolarmente sporgenti o in casi di pazienti con morso crociato bilaterale.
Le differenze con invisalign
Quando parliamo di allineatore Invisalign ci riferiamo ad un sistema di ortodonzia trasparente utilizzato per raddrizzare progressivamente i denti. Si tratta di una mascherina trasparente sottile e facilmente rimovibile, realizzata in materiale termoplastico e posizionata su entrambe le arcate dentali. Questi allineatori sono costruiti su misura, ottenendo cioè l’impronta delle arcate del paziente attraverso una scansione 3D della bocca. Ogni 15/20 giorni a seconda del piano terapeutico, le mascherine vengono sostituite con altre che differiscono leggermente dalle precedenti per portare i denti a cambiare lentamente la propria posizione.
I vantaggi di Invisalign sono senza dubbio di carattere estetico: la trasparenza delle mascherine permette di non rivelare agli altri la loro presenza, a differenza degli apparecchi fissi che sono più visibili ed evidenti in bocca. Inoltre, potendo rimuovere le mascherine per il momento dei pasti, si può mangiare comodamente senza che il cibo si incastri nell’apparecchio e senza dover selezionare i cibi, evitando quelli più scomodi da mangiare perché troppo duri o gommosi che potrebbero dare problemi alla masticazione.
Una volta terminato il pasto, si può procedere alla pulizia dei denti in maniera accurata e comoda, e solo alla fine riposizionare le mascherine. Nel caso dell’apparecchio fisso, le sessioni di igiene orale diventano più faticose perché è più difficile rimuovere dai fili metallici il cibo che può rimanervi attaccato.
Un altro vantaggio non di poco conto è la frequenza delle visite di controllo: trattandosi di mascherine realizzate su misura secondo un piano ortodontico pianificato, il paziente potrà essere più autonomo nella gestione del programma terapeutico. Nel caso dell’apparecchio fisso sono invece necessarie più visite di controllo per poter monitorare l’andamento del trattamento ortodontico.
Quando si vedono i primi risultati?
Il trattamento con Invisalign, varia in base alla complessità del caso clinico. Le mascherine per un risultato ottimale, devono essere tenute per 22/23 ore al giorno e rimosse solo per mangiare. Già dalle prime settimane si possono iniziare comunque a vedere i primi effetti e a seguire i progressi nel corso del percorso terapeutico, tra la sostituzione di un allineatore e quello successivo. La buona riuscita dipende ovviamente dalla collaborazione e dalla disciplina del paziente, che deve essere regolare nell’applicazione delle mascherine e nella loro pulizia.